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5 Strategie vincenti per le aziende E.T.O. (5) – Il Delivery Plan

Ultimo appuntamento della nostra rubrica sulle 5 strategie vincenti per le aziende E.T.O (i precedenti appuntamenti 123 – 4 )
Oggi vediamo come standardizzare l’ultima fase di un progetto, il delivery plan.
Il tema che continua ad emergere è la necessità di sviluppare una procedura standard per ogni fase del progetto, dalla pianificazione  alla esecuzione e la consegna.
Proprio questa ultima può essere una sorprendente fonte di costi e difetti. Se puoi identificare una strategia per la consegna del progetto che funzioni abbastanza bene per controllare i costi in maniera ripetibile, allora puoi inserirla nella procedura.
Generalmente siamo tentati di forzare la consegna di ogni progetto per ottenere sempre il massimo risultato.
In molti casi questo approccio non vale alla fine la spesa. Risparmiare denaro su ogni consegna richiede un grande sforzo anche nella programmazione, per questo motivo potresti pensare di pianificare solo una volta a standardizzarti su un determinato sistema.
Potrebbe non essere sempre la soluzione più economica ma standardizzare il processo renderà più semplice fare previsioni e i costi prevedibili sono più semplici da pianificare.
Inoltre, la standardizzazione del delivery plan ti aiuterà molto nel caso di progetti inusuali. In alcuni casi le nuove sfide diventano ancora più difficili a causa dell’assenza di un punto di partenza. Il delivery plan può essere quel punto di partenza e darti una guida nel caso in cui tu debba affrontare un progetto inusuale che per il quale una strategia di consegna standard è irrealizzabile.
Per migliorare la consegna del progetto e fare un buon piano, occorre avere le giuste informazioni e le persone in grado di analizzarle. In questo modo puoi tagliare i difetti e trovare i colli di bottiglia. Prova ad assicurarti sempre di non prendere decisioni basate su informazioni esigue, magari su un solo precedente.
In conclusione, la costruzione di un vantaggio competitivo spesso si riduce all’adozione di procedure sistematiche per le differenti fasi e attività di produzione.
Le realtà Engineering To Order affrontano alti costi e una grande rosa di rischi, per questo motivo elaborare strategie per aumentare i margini e creare solide relazioni commerciali è la chiave per un successo duraturo.
A presto per una nuova rubrica!

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5 Strategie vincenti per le aziende E.T.O. (4) – Gli Stakeholder

Eccoci al nostro quarto e penultimo appuntamento, per leggere gli articoli precedenti segui i seguenti link : 123.
Oggi parliamo di Stakeholder e di come ottenere il loro supporto e la loro collaborazione.
Si definisce Stakeholder ciascuno dei soggetti direttamente o indirettamente coinvolti in un progetto o nell’attività di un’azienda.
Ottenere il supporto degli Stakeholder è impegnativo ma necessario se si vuole che l’azienda abbia il polso della situazione e consolidi le relazioni più importanti. Ancora una volta, probabilmente il modo più utile è definire un processo formale ed una serie di step per promuovere il supporto e la collaborazione.
Il processo dovrà essere quanto più flessibile possibile in modo da poter essere applicato nel maggior numero di casi. A questo proposito, una buona idea è chiedere agli Stakeholder di svolgere periodiche auto valutazioni piuttosto che realizzare una strategia statica che probabilmente non sarà in grado di accompagnare negli anni l’azienda;
La definizione del processo deve sempre partire con la identificazione degli Stakeholder. Deve essere il punto di partenza in quanto anche le aziende con una lunga storia possono a volte aver perso di vista gli Stakeholder.
In questa fase è molto meglio partire con un ampio elenco e restringere la lista in un secondo tempo per non rischiare di perdere qualcuno di importante. Questo è molto importante, non temete di coinvolgere quante più persone possibili, ci sarà tempo per sfoltire la lista.
Il passo successivo potrebbe essere l’ordinamento della lista. E’ importante capire la priorità di ogni soggetto. Alcuni sono più importanti di altri e le priorità possono cambiare nel tempo.
Prova a vedere in che modo i ruoli ruotano nello scenario attuale della società con particolare attenzione lo scenario attuale impatta sulla rotazione dei ruoli di ogni Stakeholder per comprendere quanto e quando occorre che vengano coinvolti.
Il coinvolgimento richiede tempo ed energia, bisogna essere efficienti nell’individuare il giusto momento in cui spendere queste risorse.
Dopo di ciò, è il momento di fissare gli obiettivi, un piano, un crono-programma e muoversi per conseguire il risultato.
Ricapitolando :
  • Identifica gli Stakeholder;
  • Ordina la lista;
  • Fissa gli obiettivi;
  • Consegui il risultato.
Ho lasciato abbastanza vaghe le fasi in quanto la migliore strategia di coinvolgimento varia a seconda del tipo di azienda e del contesto. E’ molto meglio sviluppare un meccanismo per creare strategie piuttosto che con una singola strategia siccome il primo approccio è sostenibile e ripetibile.
Comprendi in che modo coinvolgere gli Stakeholder più importanti con il miglio impiego di risorse e quindi spostati lungo l’elenco in base all’importanza e a quanto impegno ci vorrà.
Il risultato finale è un ciclo di passaggi che puoi usare per trovare, priorizzare e coinvolgere tutti gli Stakeholder. Molto dipende dai bisogni specifici della tua azienda ma fai del tuo meglio per definire un processo che sia a prova di futuri cambiamenti, un processo generale che possa essere applicato ancora e ancora in quanto parte del processo di valutazione.
Correggere vecchie strategie e vedere in che modo hanno funzionato dovrebbe probabilmente essere parte del tuo processo in modo da permetterti di scartare ciò che non funziona e stimolare ciò che invece contribuisce al conseguimento dei risultati.
A presto per il quinto e ultimo appuntamento di questa rubrica.

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5 Strategie vincenti per le aziende E.T.O. (3) – Il Team

Buongiorno a tutti,
Abbiamo già parlato qui e qui delle prime due strategie vincenti per le realtà Engineering To Order.
Oggi affrontiamo il terzo dei cinque suggerimenti di cui andremo a trattatare: Rafforzare la collaborazione del Team.
Il valore di una squadra è superiore a quello dei singoli componenti se c’è una forte collaborazione.
Nella mia personale esperienza ho costatato tristemente che troppo spesso i dipartimenti e i team che lavorano sullo stesso progetto soffrono di risentimenti e sviluppano atteggiamenti competitivi e negativi.
Ovviamente tali atteggiamenti danneggiano il flusso complessivo delle informazioni impedendo la condivisione delle informazioni e delle risorse e sopratutto l’efficiente coordinamento.
Più unito sarà il team e più sarà capace di prevenire e volgere a proprio vantaggio eventuali imprevisti.
Fare collaborazione è molto di più che semplici chiacchiere.
Si tratta di partecipazione attiva e supporto tra i vari team e dipartimenti. Una corretta collaborazione è la chiave di volta per semplificare il raggiungimento degli obiettivi, può infatti colmare lacune e migliorare i risultati anche se sorgono ostacoli inaspettati.
Ad esempio in caso di intoppi nel processo la mancata condivisioni di informazioni potrebbe portare a resistenze o inerzie nella catena. Al contrario la trasparenza permetterebbe a tutti di capire i motivi che hanno portato al rallentamento del progetto e potrebbe innescare il tentativo di sviluppare soluzioni alternative.
La collaborazione deve essere PROATTIVA, non reattiva. Se la Società prova ad intavolare una collaborazione solo a giochi fatti, molto difficilmente raggiungerà i risultati sperati siccome non si sono stabilite le opportune relazioni, c’è scarsa fiducia e non sono chiari i ruoli a supporto del team. Al contrario di quando è creata la cultura della collaborazione e della condivisione.
Il processo è impegnativo ma significa che quando arriva un problema il meccanismo di risolverlo assieme è sarà già in piedi e familiare a tutte le funzioni coinvolte. Inoltre, ovviamente, la collaborazione non deve solo avvenire in caso di crisi. Assistenza e condivisione accelerano sempre il raggiungimento degli obiettivi.
Costruire la collaborazione richiede formazione, pazienza e leadership. Non tutti sono pronti nel modo corretto, specialmente se hanno una esperienza negativa nel lavoro di gruppo.
Ma l’investimento vale la pena siccome rende la Società più robusta e capace di resistere a colpi più forti, oltre che aumentare l’efficienza globale e semplificare il management.
A presto per i successivi due suggerimenti di questa rubrica.

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In moto con Waze!

L’ultimo aggiornamento del famoso navigatore riserva una importante novità per noi motociclisti
Era ora, Waze finalmente strizza l’occhio anche a noi motociclisti!
Per chi non la conoscesse stiamo parlando della splendida applicazione di navigazione satellitare che grazie ai dati condivisi in tempo reale dagli utenti (la comunità più numerosa del mondo) mi aiuta ogni giorno a raggiungere la mia destinazione velocemente evitando le strade più trafficate.
L’ultimo aggiornamento ci riserva una importante novità, adesso è possibile infatti selezionare una nuova tipologia di veicolo: la motocicletta!
Oltre a usufruire delle funzioni standard di Waze, tra cui gli avvisi sulle pattuglie, le segnalazioni di autovelox, chiusure stradali, restrizioni e altro ancora, i motociclisti avranno a disposizione altre info come:
  • Percorsi migliori sulla base delle informazioni fornite da altri motociclisti;
  • Migliori stime sui tempi di arrivo che possono variare rispetto agli ETA automobilistici;
  • Percorsi su strade strette dove non sono ammesse le auto;
  • Nuovo cursore “moto” per tipologia di veicolo; nuovi mood per motociclisti disponibili per tutti i Wazer;
Per attivare il percorso per le moto, l’utente deve andare su Impostazioni> Tipo di veicolo e selezionare “Motocicletta“.
L’aspetto che credo apprezzeremo di più è la possibilità di scegliere i percorsi migliori sulla base delle informazioni fornite dai nostri amici centauri e di conoscere le stime sui tempi di arrivo che per nostra fortuna e piacere sono solitamente inferiori rispetto agli ETA automobilistici.
Disponibile gratuitamente sia per i dispositivi iOS che Android, l’opzione arriva dopo l’aggiunta della tipologia “taxi”, sviluppata per supportare i conducenti professionisti che possono accedere a strade normalmente riservate ai privati.
A questo punto non resta che aspettare l’indispensabile adattamento per Apple Watch, che questo ultimo aggiornamento sia un indizio?
A presto e come direbbe l’ottimo Nico Cerenghini :  Casco in testa ben allacciato, luci accese anche di giorno, e prudenza, sempre!

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5 Strategie vincenti per le aziende E.T.O. (2) – Project Portfolio Management

Abbiamo già parlato qui della prima strategia vincente per le realtà Engineering To Order .

Oggi parliamo di Project Portfolio Management.

Il Project Manager Institute definisce un Portfolio come “una raccolta di progetti, programmi e attività
raggruppati per agevolare la gestione efficace del lavoro, ai fini del raggiungimento degli obiettivi strategici
aziendali”.

Il Project Portfolio Management (PPM) è dunque la gestione centralizzata di uno o più portfolio, che include
l’identificazione, la prioritizzazione, l’autorizzazione e il controllo dei progetti e dei programmi in linea con
la strategia dell’organizzazione.

L’obiettivo fondamentale del processo di PPM è quello di determinare la sequenza ed il mix ottimale dei progetti proposti per raggiungere nel miglior modo possibile gli obiettivi dell’organizzazione, solitamente espressi in termine di misuratori economici, obiettivi delle strategie di business oppure obiettivi strategici a livello tecnico, tenendo conto dei vincoli imposti dal management o da fattori esterni.

Da un punto di vista strategico, le realtà Engineering To Order hanno l’esigenza di conoscere esattamente quali risorse sono impegnate in qualsiasi fase del ciclo produttivo. Ciò assicura che non ci siano mancanze di materiale o impieghi errati di manodopera.
Il discorso va esteso anche al tentativo di normalizzare i rischi che l’azienda deve affrontare in qualsiasi momento e limitare l’esposizione finanziaria.

Ad esempio, immagina di chiudere un grande contratto con un nuovo cliente e successivamente un piccolo contratto con un cliente abituale. La società può usare al Project Management di decidere quando e dove impiegare le risorse, allertare i fornitori in anticipo per le materie prime e assicurare che ci sia copertura finanziaria sufficiente senza incorrere nel rischio di eccessivi oneri finanziari o sconfinamenti di fido.

Questi aspetti sono gestiti da diversi dipartimenti e sono monitorati con diversi tipi di indicatori. Questo è uno degli aspetti principali relativamente ai benefici legati al Portfolio Management. L’esame presente e futuro dell’intero Portfolio di assets e risorse consente al Project Management Team di avere una visione centrale di tutti i bisogni della società in relazione ai progetti in corso.

Ciò influisce positivamente non solo sull’impiego delle risorse necessarie all’esecuzione dei progetti in corso ma consenti di migliorare la gestione dei nuovi progetti e delle relative priorità in relazione alla disponibilità delle risorse nel tempo.

Il buon Project Management richiede il coordinamento di informazioni provenienti da fonti diverse e con differenti caratteristiche. Il ruolo del Project Management è di prendere in considerazione tutte queste informazioni a breve periodo e ad alto livello di specializzazione per aiutare la direzione della società nel lungo periodo.
Sta tutto nel guardare oltre all’immediato presente per realizzare delle previsioni basate sulle esigenze future, i desideri e gli obiettivi.

Da ciò deriva la necessità di realizzare un’integrazione fra gli strumenti di Enterprise Resource Planning (ERP) e quelli prettamente dedicati alla gestione delle commesse, come Microsoft Project, Primavera P6 di Oracle ecc.
Al di là del particolare Tool adoperato, resta la centralità dei processi, decisamente più importanti delle soluzioni scelte per implementarli.

Introdurre un sistema di Project Management ben integrato richiede tempo e risorse ma restituisce sempre grandi risultati.

A presto per il terzo suggerimento


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