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Industry 4.0 – 8 Competence Center in fase negoziale

I Competence Center sono una delle innovazioni introdotte dal piano Industry 4.0. Si tratta di poli di innovazione costituiti nella forma di partenariato pubblico-privato da almeno un organismo di ricerca e da una o più imprese.

Obiettivo dei Competence Center è l’orientamento e la formazione delle imprese e l’attuazione di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in ambito 4.0

Il bando è stato pubblicato lo scorso 29 gennaio, il termine ultimo per la presentazione delle domande fissato al 30 aprile.

Solo due delle dieci candidature non sono state ammesse alla fase negoziale con il ministero dello Sviluppo Economico, di seguito la graduatoria:

1. Politecnico di Torino – Manufacturing 4.0, concentrato soprattutto sulla innovazione manifatturiera;

2. Politecnico di Milano – Made in Italy 4.0, concentrato sulla manifattura digitale (sistemi cyber-fisici per il manifatturiero avanzato);

3. Alma Mater Studiorum Università di Bologna- Bi-rex, un progetto a tutto campo che spazia dal 3D alla sensoristica, dai big data alla logistica;

4. Scuola Superiore Sant’anna di Pisa – Artes 4.0, focus su robotica applicativa;

5. Università di Padova – che si concentra sulle tecnologie “Smact” (Social network, Mobile platforms &Apps, Advanced Analytics and Big Data, Cloud, Internet of Things).

6. Federico II di Napoli – Industry 4.0 che punta su progetti di integrazione di filiera e di sistema con ricadute prioritarie per i settori automotive, aerospazio, ferroviario, cantieristico;

7. Consiglio nazionale delle ricerche – Start 4.0;

8. La Sapienza di Roma – Cyber 4.0, focalizzata su cybersecurity per automotive, e-health e aerospazio;

Esclusi il Centro siciliano di fisica nucleare e l’Università di Catania.

Circa 400 le imprese alleate tra cui Fca, Leonardo, Ge Avio, Tim, Ibm, Siemens, Eni, Brembo, Comau, Bonfiglioli, Ducati, Ima, Stm, Hitachi, Philip Morris, Electrolux, Danieli, Adler, Ericsson, Mermec.

La prossima fase di negoziazione vedrà i partenariati impegnati nella presentazione dei progetti per ottenere il decreto di concessione contenente sono solo obiettivi e tempi di realizzazione ma anche indicazione delle spese ammissibili.

73 i milioni a disposizione, una dote non da poco ottenuta recuperando fondi perenti del ministero e attingendo in piccola parte dai fondi Ue per il Mezzogiorni (dedicati ai centri del Sud):

– 65% per costituzione e avviamento dei competence center

– 35% per finanziamento progetti di innovazione con particolare riferimento alla ricerca applicata e non di base

Personalmente sono già entrato in contatto con i promotori della Federico II, ai quali rivolgo un grande in bocca al lupo e con i quali non vedo l’ora di collaborare!


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