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GDPR – Come modificare il Curriculum Vitae

GDPR e Curriculum Vitae, in che modo occorre modificare il CV per il rilascio della autorizzazione al trattamento dei dati personali?

Se state cercando una nuova occupazione, prima di inviare Curriculum Vitae in giro leggete attentamente questo post. Per garantire il rispetto e la sicurezza della propria privacy e la conformità al GDPR bastano pochi passaggi.

Innanzitutto vi consiglio di visitare il sito internet della società a cui desiderate inviare il Curriculum Vitae, non solo per prendere informazioni utili in sede di colloquio (prodotti, mercato di riferimento ecc.) ma anche per leggere con attenzione l’informativa per il trattamento dei dati personali.

Teoricamente l’informativa dovrebbe contenere una sezione dedicata alla gestione delle risorse umane in accordo al GDPR con le seguenti informazioni:

  • Identità del Titolare e del/dei responsabili del trattamento
  • Fonte dei dati inerenti alla gestione dei Curriculum Vitae e ai colloqui di valutazione
  • Finalità del trattamento
  • Destinatari dei dati
  • Trasferimento dei dati
  • Conservazione dei dati con relativa indicazione del periodo
  • Diritti dell’interessato
  • Revoca del consenso
  • Proposizione del richiamo
  • Rifiuto al conferimento dei dati
  • Eventuali processi decisionali automatizzati

Passando al Curriculum Vitae, è indispensabile inserire l’Autorizzazione al Trattamento Dei Dati Personali, acconsentendo esplicitamente al trattamento da parte dell’organizzazione a cui si vuole inviare ricevere il documento.

Attenzione, l’unica autorizzazione valida deve essere riferita al Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali (GDPR) :

Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi dell’art. 13 d. lgs. 30 giugno 2006 n°196 – “Codice in materia di protezione dei dati personali” e dell’art. 13 GDPR 679/16 – “Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali”.

Inserire l’autorizzazione è molto importante siccome in sua assenza la Società che riceve il Curriculum Vitae non potrà utilizzare nessun dato in esso contenuto,  annullando l’opportunità di essere chiamati per un colloquio di lavoro.

Al pari della precedente normativa, potete inserire l’autorizzazione in calce al Curriculum Vitae, personalmente preferisco inserirla come nota a pie di pagina in modo da non compromettere la leggibilità del documento.

Ultima nota, ricordate di firmare sempre il Curriculum Vitae.

In bocca al lupo a tutti!


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Dimissioni Volontarie e Risoluzioni Consensuali tramite App

L’industria italiana si appresta a colmare il gap dei ricavi rispetto al picco pre-crisi, questo quanto riportato dal Sole24Ore nella edizione di ieri.

Nonostante il gap occupazionale sia ancora ampio, ho personalmente costatato una certa effervescenza del mercato del lavoro specialmente negli ultimi 12 mesi.

Per tutti quelli che si accingono ad accettare nuove sfide lavorative, sarà utile la App “Dimissioni Volontarie” messa a disposizione ad inizio anno dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro.

Dimissioni Volontarie è disponibile sia per dispositivi Apple che Android e amplia la rosa di servizi online messi a disposizione del Ministero.

La App, in accordo a quanto indicato dal Jobs Act – che impone di utilizzare esclusivamente la modalità telematica per le dimissioni volontarie – consente agli utenti di accedere alla procedura con pochi passaggi.

Per l’accesso è necessario possedere lo SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale introdotto lo scorso anno.

In alternativa è ancora possibile utilizzare PIN Dispositivo accedendo al portale INPS.

In altre parole SPID integrerà inizialmente e gradualmente il PIN dispositivo INPS e il PIN Agenzia delle Entrate, o altri tipi di pin, per poi sostituirli poi in tutti i servizi telematici della PA saranno integrati.

In bocca al lupo a tutti


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GDPR – Esempi free di Registro dei Trattamenti

Il nuovo regolamento sulla Privacy, GDPR, introduce il Registro dei Trattamenti come strumento per tenere sotto controllo le operazioni di trattamento dei dati che vengono effettuate all’interno delle Organizzazioni.

Sebbene non obbligatorio per le aziende e gli enti con meno di 250 dipendenti, a mio avviso è SEMPRE opportuno utilizzare il Registro dei Trattamenti come valido strumento per gestire non solo i dati collezionati ma anche i diritti degli interessati.

La sua compilazione offre un momento di ricognizione, la radiografia del patrimonio informativo e il motivo per cui si trattano determinati dati. L’occasione per identificare il superfluo e disfarsene.

In rete sono disponibili diverse risorse gratuite:

REGISTRO SEMPLIFICATO

Probabilmente il migliore strumento con cui partire per prendere confidenza con il Registro dei Trattamenti e strutturare in seguito opportunamente il Registro Ufficiale.

Si può scaricare qui, è in lingua italiana e comprende due schede: un foglio nel quale inserire i dati della Organizzazione e il Registro dei Trattamenti.

La scheda Registro contiene i seguenti campi:

  • Trattamento: il tipo di trattamento
  • Dipartimento: unità responsabile (es. marketing)
  • Finalità: finalità del trattamento
  • Tipi di dati: categorie di dati trattati
  • Categoria degli interessati: classificazione degli interessati
  • Categoria dei destinatari: classificazione di chi è destinatario dei dati
  • Consenso/Informativa/Termini ultimi di conservazione: data di inizio e di fine dei consensi e conservazione
  • Misure di sicurezza: misure procedurali e tecnologiche adottate per la protezione dei dati personali
  • Contitolare del trattamento
  • Rappresentante del trattamento
  • Responsabile del trattamento
  • Garanzie di trasferimento: in caso di trasferimento dei dati verso paesi esteri o organizzazioni internazionali è necessario elencare i documenti che salvaguardano e garantiscono dati e processo

MODELLO CNIL

Ne abbiamo già parlato precedentemente, l’Autority francese ha rilasciato un comodissimo strumento sempre in formato Excel, in lingua francese e scaricabile cliccando qui.

Contiene per altro la lista dei paesi aderenti e non aderenti, ed è diviso in tre schede:

  • Lista dei trattamenti
  • Modello scheda trattamento

Trattasi di un buon prodotto che però vi consiglio di integrare con piccoli accorgimenti come il collegamento ipertestuale tra la lista dei trattamenti e le rispettive schede (oltre che tradurlo in Italiano/Inglese)

MODELLO CPP

Anche l’Autority belga ha prodotto un utile registro dei trattamenti in lingua inglese e scaricabile gratuitamente qui.

Il documento in formato excel è diviso in 5 schede:

  • Identificazione dell’organizzazione che gestisce il registro
  • Il registro corrente
  • Elenchi di valori che vengono in aiuto per completare il registro
  • Manuale d’uso
  • Mappatura del registro

Spero vi sia utile, a presto!


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Microsoft Office 365 e GDPR – Quale piano scegliere

Una grande novità del nuovo GDPR è costituita dal principio della “responsabilizzazione”  dei datori di lavoro, ossia dall’adozione di comportamenti pro-attivi, volti a dimostrare la concreta adozione di misure necessarie ad assicurare l’applicazione del regolamento

Tutti i soggetti sono tenuti a rispettare le 5 regole di cui abbiamo parlato qui:

  1. Uso della Crittografia
  2. Assicurare i requisiti generici di sicurezza
  3. Assicurare la continuità del servizi
  4. Elaborare efficaci procedure
  5. Fare attenzione ai rischi

Molti sono gli strumenti a disposizione che si dichiarano GDPR Ready, fra questi Office365 con la sua completa offerta di soluzioni Business.

Occorre però approfondire quale piano scegliere soprattutto in riferimento alla Crittografia.

Office 365 offre una soluzione di crittografia conosciuta come “Encryption at Rest and in Transit”.

Sia la versione Consumer che quella Business seguono gli standard TLS/SSL e AES per proteggere la confidenzialità e l’integrità dei dati degli utenti.

In particolare, per le informazioni in transito (Transit) tutti i server con i quali dialogano gli utenti instaurano con i client una sessione sicura usando TLS/SSL per proteggere i contenuti. Questo vale per tutti i device usati dai client come per esempio Skype for Business Online, OneDrive, Outlook e Outlook Online.

Per le informazioni a destinazione (Rest), Office 365 utilizza la funzionalità di protezione dei dati BitLocker Drive che usa l’algoritmo di crittografia AES 256bit sull’intera partizione nella quale sono conservati i dati dei messaggi, incluse email, Instant Messaging, al pari dei contenuti conservati in SharePoint Online e OneDrive.

I piani E3/E5 aiutano a proteggere i dati ulteriormente e a mitigare accessi non autorizzati, furto e perdita di dati ecc. Questa infografica MSFT_cloud_architecture_informationprotection mostra cosa è disponibile per tutti gli utenti e cosa è riservato ad E3 o E5.

Alcune delle funzionalità di E3 che possono aiutare in materia di GDPR sono:

  • Protection features provided by Azure Information Protection
  • Office 365 Message Encryption
  • Data loss prevention
  • Litigation Holds

Un buon posto dove iniziare per approfondire il tema è qui 

oppure qui 


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GDPR e Banca dati DPO – Il Garante predispone la modulistica online

Dei DPO abbiamo già parlato qui, ricordiamo che non sempre è obbligatoria la nomina del Responsabile della Protezione dei dati ma qualora la vostra realtà rientri fra quelle interessate è importante sapere che in settimana partirà la procedura online che consente di comunicare al Garante la designazione della nuova figura.

Tutti i modelli sono da oggi disponibili sul sito della Authority, tutte le pubbliche amministrazioni e i privati il cui core business è legato al trattamento dei dati (art. 37)devono prenderne visione e prepararsi per l’inoltro elettronico.

Il consiglio è sempre di provvedere alla nomina anche nel caso non siate un soggetto obbligato, in modo da dar seguito al principio di accountability su cui fa perno il regolamento europeo.

Il modulo si compone di quattro fogli dove sono riportate le coordinate di chi effettua la comunicazione, del titolare o del responsabile del trattamento e, ovviamente, del DPO.

Il modulo andrà compilato online accedendovi attraverso il sito del Garante. Una volta inserite tutte le informazioni, si riceverà una mail con allegato un file. Quest’ultimo dovrà essere sottoscritto con firma digitale qualificata e spedito entro 48 ore dalla ricezione.

Il buon esito della operazione sarà comunicato a mezzo mail, contenente il numero di protocollo della pratica, a entrambi i soggetti coinvolti: il Titolare e il DPO.

Vi ricordo che l’obbligo di comunicazione scatta nel momento in cui si nomina il DPO.

Le informazioni saranno raccolte all’interno di una banca dati contenente quindi l’elenco nazionale dei DPO. Lo scopo è permettere al Garante di contattare in modo rapido i responsabili della protezione dei dati, responsabili che devono fungere da tramite tra Azienda/P.A. e il Garante.

Saranno inoltre promosse iniziative, occasioni di aggiornamento e diffusione di documentazione.


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GDPR e DPIA – A disposizione un software di valutazione gratuito

Il GDPR (di cui abbiamo parlato ultimamente qui), entrerà in vigore il prossimo 25 maggio. Il nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati – GDPR – prevede nuovi adempimenti a carico delle aziende.

Il Garante della Privacy continua a dimostrarsi molto attivo nel supportare gli imprenditori ed ha recentemente messo a disposizione un software gratuito realizzato dalla CNIL – l’autorità francese – di ausilio per la valutazione d’impatto sulla protezione dei dati (DPIA).

La procedura di cui all’art. 35 del Regolamento 2016/679, il Data Protection Impact Assessment (DPIA) è una valutazione necessaria nei casi di trattamento che preveda l’uso di nuove tecnologie, in quanto: “considerati la natura, l’oggetto, il contesto e le finalità, può presentare un rischio elevato per i diritti e le libertà delle persone fisiche”.

Il software è gratuito e lo potete trovare qui, tradotto in lingua italiana, offre un percorso guidato per la valutazione di impatto, in accordo alle linee guida.

Attenzione, il software offre solo un primo orientamento e “non costituisce un modello al quale fare riferimento in ogni situazione di trattamento, non va inteso come schema predefinito per ogni valutazione d’impatto, che va integrata in ragione delle tipologie di trattamento esaminate. […] La valutazione d’impatto sulla protezione dei dati deve tenere conto del rischio complessivo che il trattamento previsto può comportare per i diritti e le libertà degli interessati, alla luce dello specifico contesto. Pertanto, il concetto di rischio non si esaurisce nella considerazione delle possibili violazioni o minacce della sicurezza dei dati


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Il Project Engineer – Profilo e responsabilità

Della differenza tra Project Manager e Project Leader abbiamo già parlato qui.

Oggi confrontiamo la figura del Project Manager con un’altra figura strategica, il Project Engineer.

Il Project Engineer è generalmente una figura molto operativa, il suo ruolo è portare a compimento i progetti sporcandosi le mani. Ha le competenze tecniche per risolvere i problemi velocemente, da assistenza sul campo, gestisce le prime linee, è in grado di fornire soluzioni innovative e si interfaccia con i Project Manager e il Management.

Per questi motivi, il Project Engineer dovrebbe avere diretto controllo delle risorse umane coinvolte nel progetto, pianificandone il lavoro e conducendo i controlli di qualità.

La differenza principale con il Project Manager è che il Project Engineer è responsabile per tutti gli aspetti tecnici del Progetto ma senza particolare riferimento al lungo periodo. Non ha la visione globale degli obiettivi e per questo motivo, nel caso di grandi progetti, le due figure coesistono.

Altro aspetto importante è legato alla gestione dei rischi e al Risk Mitigation. Il Project Engineer è responsabile degli aspetti tecnici e dei processi operativi, Risk Managment e Risk Mitigation non rientrano quindi nelle sue competenze al contrario del Project Manager.

Project Engineer e Project Manager sono quindi due figure importanti e necessarie. In assenza di un Project Engineer, il Project Manager dovrebbe essere sempre presente in cantiere o nel reparto produttivo per risolvere problemi tecnici invece di preoccuparsi di degli aspetti economici e contrattuali.

Di seguito un elenco delle principali mansioni:

  • Studio e valutazione delle specifiche tecniche e della documentazione preliminare fornita dal Project Manager.
  • Si relaziona con le figure tecniche interessate nel caso di criticità e incongruenze;
  • Interfaccia tra funzioni tecniche e Project Manager/Customer durante tutta la durata del progetto.
  • Gestisce tutta la documentazione tecnica da e verso il Cliente, inclusi i Manuali;
  • Svolge i sopralluoghi in cantiere;
  • Contribuisce alla redazione dei preventivi per offerte e gare;
  • Identifica e ordina materiali e attrezzature;
  • Valuta le offerte dei sub-appaltatori e dei fornitori.
  • Compilazione ed emissione relazioni tecniche;
  • Gestione e monitoraggio dei processi speciali.
  • Interfaccia verso i Clienti per Ispezioni;
  • Responsabile gestione Ricambi di qualsiasi genere;

Spero che la spiegazione sia stata utile ed esaustiva, a presto!


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Project Manager e Project Leader – Troviamo le differenze

Project Manager e Project Leader, probabilmente anche  voi avrete riscontrato quanto nel lessico comune i due termini siano usati spesso mutuamente. Ma sono realmente sinonimi? Di seguito vi propongo una comparazione fra la posizione di Project Manager e quella di Project Leader. Vedremo quali mansioni appartengono ad una categoria piuttosto che all’altra, cosa differenzia il loro lavoro e quanto sia importante conoscere le differenze.

In generale, un Project Leader può essere un Project Manager ma un Project Manager non è mai un Project Leader. Entrambi conducono progetti assicurandosi che tutto vada secondo i piani, ma i loro ruoli non coincidono.

Vediamo le differenze:

Project Leader

  • Guida il team nel corso del progetto. Il Project Leader trasmette ai componenti del team tutte le informazioni relative al progetto, è sempre disponibile in caso di problemi e guida il team nell’esecuzione dei diversi compiti;
  • E’ responsabile del risultato del progetto. È interessato a tutti i fenomeni – il come, il perché e il per quale motivo – Il suo contributo è quello di assicurarsi che il progetto sia eseguito nel migliore dei modi, che sia curato ogni dettaglio e non ci siano incomprensioni;
  • Ha una visione chiara del progetto e coinvolge il team. Motiva i membri del team e fornisce spunti e idee. Ascolta e si preoccupa dei bisogni dei dipendenti, assicurandosi di mantenere una atmosfera lavorativa amichevole, produttiva e concentrata.
  • Coordina un team di persone. Rispetto al Project Manager, ha maggiore libertà quando occorre dare ordini e controllare le persone. È il leader principale del progetto e la funzione più importante.
  • Aggiunge valore al progetto e al team. Conferisce un significato al lavoro del team, fa in modo che le persone sentando che il loro contributo è importante e apprezzato. È il supporto spirituale del team.

Project Manager

  • È  sempre coinvolto in meeting e scadenze. C’è un progetto da portare avanti, ognuno deve fare il suo lavoro ed è l’unica cosa davvero importante.
  • Ha un approccio strategico. Si preoccupa del budget, della pianificazione, delle scadenze, dei documenti, dello staff, ecc.Il Project Manager non deve motivare le persone ma tenere le cose sotto controllo e ben organizzate.
  • Relaziona in merito ai progressi. È responsabile della trasmissione degli aggiornamenti, dei progressi e dei possibili ostacoli.
  • Risponde al Project Leader. Non ha grande libertà nella gestione delle persone, deve gestire principalmente il progetto.

Sebbene quindi il ruolo di Project Leader e quello di Project Manager possano sembrare similari, nella realtà le cose sono abbastanza diverse.

Prima di iniziare a lavorare ad un nuovo progetto, accertati quindi di conoscere queste differenze. Sono certo che tu non voglia finire a fare il lavoro del Project Leader quando sei stato assunto per fare il lavoro del Project Manager!


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Microsoft Teams Tips : Come usare la scheda Wiki

Una delle ultime schede aggiunte a Teams di Microsoft è la “Wiki”. Per chi come me se lo fosse chiesto, potete utilizzare la scheda per creare facilmente Note correlate al Canale, in cui i membri del Team possono inserire non solo commenti statici ma anche menzionare i colleghi usando il simbolo “@”.

A seconda del Team, potresti desiderare di aggiungere una pagina che raccolga le informazioni che si utilizzano più spesso, creando Links, Ritagli ecc.

Quanto in un Team si aggiunge un  nuovo Canale, la scheda Wiki è già presente di default, quindi puoi iniziare ad usarla da subito.

Potresti aver bisogno però di aggiungere altre schede Wiki per organizzare meglio il lavoro, vediamo praticamente di cosa parliamo:

  1. Visita il Canale e clicca sul “+” alla fine dell’elenco Schede.

2. Clicca sull’icona “Wiki”

3. Inserisci il nome della scheda e clicca Salva

In che modo può semplificare il tuo lavoro e incentivare la comunicazione?

Poi per esempio inserire Links a pagine e documenti importanti per il tuo lavoro quotidiano. O magari una pagina di “Benvenuto” per i nuovi colleghi, o ancora un Riassunto del progetto e molto altro ancora.

Probabilmente anche tu operi in una organizzazione che lavora per commessa, in questo caso potresti inserire link alla Sintesi di Commessa, piuttosto che alle varie Minute of Meeting.

Puoi anche creare conversazioni legate alle varie sezioni. Puoi facilmente individuare l’icona sulla destra, quando passi con il mouse sul titolo.

La comunicazione è il core business di Team, per questo motivo tutte le comunicazioni sono immediatamente riportate anche nella scheda “Conversazioni” del Canale.

I tre puntini “…” permettono invece di accedere alle opzioni per ordinare i diversi topics, eliminarli e creare collegamenti.

Cosa pensate di questa utilità? Fatemi sapere come avete implementato e come usate Office 365 per migliorare la comunicazione in azienda.

Con lo stesso procedimento è possibile aggiungere anche una scheda di OneNote, quale soluzione preferite?

A presto!


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Lotus Notes Vs Office 365 – Quale scegliere?

Oggi vi presento il risultato di una ricerca svolta per valutare e confrontare due famose soluzioni : Lotus Notes e Office 365.

Se anche voi state valutando la possibilità di introdurre in azienda nuove soluzioni per la gestione delle comunicazioni ed il lavoro in team, vi sarà sicuramente utile.

Iniziamo con una veloce panoramica.

Lotus Notes

Si tratta di un client email realizzato da IBM, la relativa applicazione server è denominata Domino, le mail sono salvate con estensione .nsf.

E’ in circolazione dai primi anni 90, un pioniere della comunicazione online, prima che termini come “blog” entrassero nel vocabolario comune.

La versione attuale offre talmente tante opportunità da discostarsi decisamente da un semplice client di posta elettronica, è una soluzione aziendale completa. Contiene differenti applicazioni sviluppate anche da terze parti come To-Do List, creazione di modelli, gestione dei contatti in agenda, bookmarks, tools di project managment per la gestione di team e relativi task, forum, condivisione file, messaggi istantanei, blog ecc.

Lotus Notes è accessibile sia da remoto che in locale, di seguito alcune delle principali caratteristiche:

  • Email e messaggi istantanei;
  • Accesso tramite web;
  • To-Do list e calendari per gestire risorse e progetti, con attribuzione delle responsabilità e dei tempi;
  • Possibilità di utilizzare IBM Notes per accedere a dati e applicazioni locali e server-based;

Office 365

Office 365 è una soluzione cloud-based che include diverse applicazioni tra cui MS Exchange Online per la gestione di email e calendari, oltre che numerosi strumenti per la collaborazione come SharePoint, la suite Office (sia locale che web-based), Skype Business e recentemente anche l’innovativa Team. Tutto è accessibile in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo e da qualsiasi device. Per usufruire dei servizi occorre sottoscrivere un piano mensile o annuale, ci sono diversi piani che permettono di pagare solo per i servizi che si intende effettivamente sfruttare.

Tra le molte caratteristiche si evidenziano:

  • Office Online, la suite desktop e mobile di Microsoft Office per la collaborazione con Word, Powerpoint, Excel e OneNote;
  • OneDrive, uno spazio cloud per l’archiviazione e la condivisione dei documenti (1TB); 
  • Skype Business per messaggi istantanei, call conference e screen-sharing; 
  • SharePoint per la collaborazione e la creazione di contenuti web;
  • Exchange Online per email e la condivisione di Calendari, Contatti e Task;

Principali differenze tra Lotus Notes e Office 365

Quando una organizzazione decide di valutare una nuova soluzione per la gestione delle comunicazioni che renda più efficace e semplice la condivisione delle informazioni, l’analisi di tutte le alternative è indispensabile.

Di seguito il confronto fra le due soluzioni:

  • Limiti di spazio: Lotus Notes non prevede alcun limite per quanto concerne il servizio mail, al contrario Office 365 fissa il limite di 50GB;
  • IMAP: Office 365 non supporta il protocollo IMAP, per questo motivo gli utenti devono usare il protocollo ActiveSync se desiderano utilizzare un software diverso da Outlook; 
  • Room e Resource Reservation: Ci riferiamo alla gestione dei calendari per l’organizzazione di riunioni. Una risorsa può essere qualsiasi oggetto o luogo che possa essere prenotato per lo svolgimento di una riunione. Risorse sono ad esempio le sale conferenze, le attrezzature video e audio, il servizio ristorazione. Gli utenti possono selezionare una particolare risorsa e riservala per un determinato periodo di tempo. In Lotus Notes, ogni dipartimento ha una un database separato per la gestione delle risorse. Al contrario, in Office 365, è possibile associare ad ogni risorsa un calendario e una mail separata. 

I vantaggi di Office 365 rispetto Lotus Notes

  • Collaborazione: In Office 365 gli utenti possono collaborare in modo intuitivo con i colleghi e i partners della supply chain oltre che con i clienti, lavorando su documenti sempre aggiornati e accessibili praticamente sempre e ovunque;
  • Mobilità: E’ possibile lavorare ovunque da remoto usando le tradizionali applicazioni della suite Office attraverso qualsiasi device, PC, Mac e mobile. Spostandosi e lavorando senza problemi con i documenti di Office localmente sui diversi device o in ambienti web.
  • Gestione dei contenuti: SharePoint aiuta a gestire semplicemente tutte le communities, i blog ecc. nella realizzazione di contenuti e documenti personalizzati; 
  • Comunicazione semplice: Skype Business non ha bisogno di particolari presentazioni, la versione attuale permette di inviare messaggi istantanei, effettuare telefonate e video-chiamate oltre che call conference e la gestione di meeting online. 
  • Microsoft Team: la vera recente innovazione, la risposta di Microsoft a Slack e Trello. Permette la creazione di spazi condivisi e facilmente accessibili, un unico contenitore per tutti i documenti e le conversazioni legate al progetto, a portata di mano grazie alla versione mobile. Tra le diverse opzioni messe a disposizione spiccano: la possibilità di muoversi tra i vari progetti senza perdita di dati, utilizzare i ‘mention’ per segnalare un elemento a uno o più membri del team, vedere a colpo d’occhio lo storico dei commenti e delle modifiche, customizzare gli alert per ricevere notifiche personalizzate,  nuovi strumenti di messaggistica istantanea per permettere ai team di comunicare in tempo reale, un hub per il lavoro in team, la possibilità di personalizzare l’esperienza rispetto alle esigenze dei singoli team, le funzionalità di sicurezza per condividere informazioni in modo protetto.

A proposito di Microsoft Team, l’offerta di Microsoft è interessante perché ibrida definitivamente la realizzazione di documenti Excel, World e PowerPoint con la rete, consente agli autori di mettere fisicamente le mani nei PC di altri autori (ad esempio modificando il documento condiviso), e cambia il paradigma di lavoro documentocentrico attorno al quale hanno lavorato per decenni le aziende e gli uffici di tutto il mondo.

Voi quale servizio avete scelto? Per quali motivi?


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