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GDPR, mailing list e double opt-in – In cosa consiste il double opt-in e perché suggerisco di usarlo.

Nell’ambito dell’email marketing, l’opt-in è l’opzione attraverso la quale l’utente esprime il proprio consenso ad essere inserito in una mailing list per ricevere email pubblicitarie o informative.

La Opt-in Page è una Landing Page speciale che ha lo scopo di incrementare la tua lista di contatti, costruendo una rete di potenziali clienti/follower in poco tempo.

Per farla breve, la Opt-in Page ha un solo fine: ottenere l’indirizzo mail degli utenti che stanno visitando il tuo sito invogliandoli (o meglio incentivandoli) ad iscriversi alla tua mailing-list.

Lo strumento è molto utilizzato da chi fa web marketing, gli indirizzi email sono un patrimonio inestimabile perché se gestiti opportunamente con una corretta strategia di Lead Generation, permettono di incrementare le vendite.

Il double opt-in, aggiunge un ulteriore step. In pratica, quando un contatto compila il modulo di iscrizione alla mailing list, riceve una mail che richiede venga confermata l’iscrizione.

Se hai una mailing list e stai usando una strategia diversa dal double opt-in per ottenere il consenso, probabilmente stai facendo un casino.

Attenzione, usare il double opt-in non è obbligatorio ai sensi del GDPR ma è il modo migliore per gestire l’iscrizione alla tua mailing list.

In base al GDPR, non è più sufficiente ottenere il semplice consenso ma è necessario tenere e manutenere un registro di tale consenso. Occorre avere “un timbro e una data”.

Il double opt-in è un grande strumento in quanto restituisce “il timbro e la firma”, in un formato digitale indipendentemente da dove è stato fornito il consenso iniziale effettivo.

La scelta tutela sia l’utente stesso che l’azienda titolare dei dati, quest’ultima ha a disposizione una prova di un consenso autorizzato oltre a una verifica di validità dell’indirizzo inserito.

Il double opt-in è quindi una buona prassi per essere sicuri che tutti abbiano dato il corretto consenso. Non nego che da un punto di vista pratico, l’uso del double opt-in potrebbe rendere più complicato ottenere il consenso e capisco quindi eventuali perplessità vista anche l’assenza di particolari obblighi.

Il GDPR impone però un approccio proattivo per dimostrare di aver fatto il possibile affinché i tuoi contatti non siano tratti in inganno.

Aspetto le vostre considerazioni, buona giornata a tutti!

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GDPR e Mail – Come spedire allegati in sicurezza?

Ad alcuni di voi potrebbe capitare di dover spesso inviare mail contenenti dati sensibili. Vi siete chiesti come comportarvi in relazione al nuovo GDPR?

Società specializzate nella esecuzione di lavori in subappalto per grandi committenti, professionisti del giornalismo, commerciali, sono tutti profili che utilizzano la mail per condividere la copia del passaporto, visti, e altri documenti contenenti dati personali.

Ricordo che “Dato personale” è qualsiasi informazione (nome, codice fiscale, immagine, voce, impronta digitale, traffico telefonico) concernente una persona fisica identificata o identificabile, anche indirettamente, oppure informazioni riguardanti una persona la cui identità è nota o può comunque essere accertata mediante informazioni supplementari.

Ho svolto qualche ricerca e devo ammettere che non sono molto soddisfatto dei risultati.

Il problema è reale, le mail possono in teoria essere “lette” attraverso ognuno dei molteplici server che attraversano. Le virgolette sono d’obbligo in quanto non si tratta certo di una persona fisica ma del pericolo che qualche software possa captare informazioni riservate.

Non dimentichiamo poi quanto sia comune inviare una mail ad un errato destinatario.

La soluzione vincente potrebbe essere criptare di default tutte le mail in modo che possano essere decriptate solo dal destinatario “certificato”. Purtroppo sembra che questa soluzione sia ancora lontana, la criptazione è un processo troppo pesante per le persone che vogliono in fondo inviare solo un messaggio.

Solo le grandi organizzazioni hanno servizi mail criptati come NHS ma una soluzione del genere non può venire in aiuto alle PMI e ai professionisti.

Un’altra soluzione potrebbe essere affidarsi a servizi mail come la svizzera ProtonMail  e la tedesca Tutanota ma spesso occorre inviare ai destinatari una password via sms per decriptare le mail.

Tutanota invia al destinatario una mail “Hai ricevuto un messaggio criptato”, devi seguire il link per leggerlo e rispondere via browser. Se desideri conservarne una copia devi esportare la mail, decisamente poco comodo anche se efficace.

Esistono anche plug-in per Gmail e Outlook come quello offerto da streak oppure da mapilab ma non ho ancora avuto modo di testarli.

A mio avviso una buona idea è utilizzare le soluzione Cloud di Microsoft Office365 e Google Gsuite: create una cartella contenente i file, configurate le impostazioni di condivisione e inviate il relativo link al destinatario.

Ancora, tutti i documenti Office permettono velocemente di impostare una password di protezione dal menu file.

Ovviamente i casi più comuni riguardano file JPEG, PNG, PDF. In questo caso consiglio di comprimerli in un file Zip o Rar e proteggerli con una password.

Mi riprometto di approfondire l’argomento e proporre ulteriori soluzioni, nel frattempo aspetto le vostre segnalazioni!


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Lotus Notes Vs Office 365 – Quale scegliere?

Oggi vi presento il risultato di una ricerca svolta per valutare e confrontare due famose soluzioni : Lotus Notes e Office 365.

Se anche voi state valutando la possibilità di introdurre in azienda nuove soluzioni per la gestione delle comunicazioni ed il lavoro in team, vi sarà sicuramente utile.

Iniziamo con una veloce panoramica.

Lotus Notes

Si tratta di un client email realizzato da IBM, la relativa applicazione server è denominata Domino, le mail sono salvate con estensione .nsf.

E’ in circolazione dai primi anni 90, un pioniere della comunicazione online, prima che termini come “blog” entrassero nel vocabolario comune.

La versione attuale offre talmente tante opportunità da discostarsi decisamente da un semplice client di posta elettronica, è una soluzione aziendale completa. Contiene differenti applicazioni sviluppate anche da terze parti come To-Do List, creazione di modelli, gestione dei contatti in agenda, bookmarks, tools di project managment per la gestione di team e relativi task, forum, condivisione file, messaggi istantanei, blog ecc.

Lotus Notes è accessibile sia da remoto che in locale, di seguito alcune delle principali caratteristiche:

  • Email e messaggi istantanei;
  • Accesso tramite web;
  • To-Do list e calendari per gestire risorse e progetti, con attribuzione delle responsabilità e dei tempi;
  • Possibilità di utilizzare IBM Notes per accedere a dati e applicazioni locali e server-based;

Office 365

Office 365 è una soluzione cloud-based che include diverse applicazioni tra cui MS Exchange Online per la gestione di email e calendari, oltre che numerosi strumenti per la collaborazione come SharePoint, la suite Office (sia locale che web-based), Skype Business e recentemente anche l’innovativa Team. Tutto è accessibile in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo e da qualsiasi device. Per usufruire dei servizi occorre sottoscrivere un piano mensile o annuale, ci sono diversi piani che permettono di pagare solo per i servizi che si intende effettivamente sfruttare.

Tra le molte caratteristiche si evidenziano:

  • Office Online, la suite desktop e mobile di Microsoft Office per la collaborazione con Word, Powerpoint, Excel e OneNote;
  • OneDrive, uno spazio cloud per l’archiviazione e la condivisione dei documenti (1TB); 
  • Skype Business per messaggi istantanei, call conference e screen-sharing; 
  • SharePoint per la collaborazione e la creazione di contenuti web;
  • Exchange Online per email e la condivisione di Calendari, Contatti e Task;

Principali differenze tra Lotus Notes e Office 365

Quando una organizzazione decide di valutare una nuova soluzione per la gestione delle comunicazioni che renda più efficace e semplice la condivisione delle informazioni, l’analisi di tutte le alternative è indispensabile.

Di seguito il confronto fra le due soluzioni:

  • Limiti di spazio: Lotus Notes non prevede alcun limite per quanto concerne il servizio mail, al contrario Office 365 fissa il limite di 50GB;
  • IMAP: Office 365 non supporta il protocollo IMAP, per questo motivo gli utenti devono usare il protocollo ActiveSync se desiderano utilizzare un software diverso da Outlook; 
  • Room e Resource Reservation: Ci riferiamo alla gestione dei calendari per l’organizzazione di riunioni. Una risorsa può essere qualsiasi oggetto o luogo che possa essere prenotato per lo svolgimento di una riunione. Risorse sono ad esempio le sale conferenze, le attrezzature video e audio, il servizio ristorazione. Gli utenti possono selezionare una particolare risorsa e riservala per un determinato periodo di tempo. In Lotus Notes, ogni dipartimento ha una un database separato per la gestione delle risorse. Al contrario, in Office 365, è possibile associare ad ogni risorsa un calendario e una mail separata. 

I vantaggi di Office 365 rispetto Lotus Notes

  • Collaborazione: In Office 365 gli utenti possono collaborare in modo intuitivo con i colleghi e i partners della supply chain oltre che con i clienti, lavorando su documenti sempre aggiornati e accessibili praticamente sempre e ovunque;
  • Mobilità: E’ possibile lavorare ovunque da remoto usando le tradizionali applicazioni della suite Office attraverso qualsiasi device, PC, Mac e mobile. Spostandosi e lavorando senza problemi con i documenti di Office localmente sui diversi device o in ambienti web.
  • Gestione dei contenuti: SharePoint aiuta a gestire semplicemente tutte le communities, i blog ecc. nella realizzazione di contenuti e documenti personalizzati; 
  • Comunicazione semplice: Skype Business non ha bisogno di particolari presentazioni, la versione attuale permette di inviare messaggi istantanei, effettuare telefonate e video-chiamate oltre che call conference e la gestione di meeting online. 
  • Microsoft Team: la vera recente innovazione, la risposta di Microsoft a Slack e Trello. Permette la creazione di spazi condivisi e facilmente accessibili, un unico contenitore per tutti i documenti e le conversazioni legate al progetto, a portata di mano grazie alla versione mobile. Tra le diverse opzioni messe a disposizione spiccano: la possibilità di muoversi tra i vari progetti senza perdita di dati, utilizzare i ‘mention’ per segnalare un elemento a uno o più membri del team, vedere a colpo d’occhio lo storico dei commenti e delle modifiche, customizzare gli alert per ricevere notifiche personalizzate,  nuovi strumenti di messaggistica istantanea per permettere ai team di comunicare in tempo reale, un hub per il lavoro in team, la possibilità di personalizzare l’esperienza rispetto alle esigenze dei singoli team, le funzionalità di sicurezza per condividere informazioni in modo protetto.

A proposito di Microsoft Team, l’offerta di Microsoft è interessante perché ibrida definitivamente la realizzazione di documenti Excel, World e PowerPoint con la rete, consente agli autori di mettere fisicamente le mani nei PC di altri autori (ad esempio modificando il documento condiviso), e cambia il paradigma di lavoro documentocentrico attorno al quale hanno lavorato per decenni le aziende e gli uffici di tutto il mondo.

Voi quale servizio avete scelto? Per quali motivi?


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Email degli Ex-Dipendenti – Obbligatoria la chiusura e la notifica

Inutile parlarne, quanti di noi negli ultimi anni hanno cambiato datore di lavoro?

Che sia per motivi di Crisi o di Opportunità può capitare di cambiare maglia, in questi casi per tutelare la Privacy dell’ ex-dipendente il datore di lavoro ha i seguenti OBBLIGHI:

– Chiusura della mail aziendale SENZA inoltro automatico ad altro account;

– Comunicazione ad eventuali terzi (e magari all’ex-lavoratore) della dismissione dell’indirizzo di posta elettronica;

– Segnalazione di un account aziendale alternativo al contatto utilizzato fino a quel momento.

In caso contrario, ovvero qualora il datore di lavoro mantenga in essere le email di lavoratori non più alle proprie dipendenze, magari inoltrando su altro account la corrispondenza, ad essere violato è il Codice della Privacy.

Il Codice della Privacy VIETA inoltre il mantenimento in essere di account di posta elettronica a nome di un lavoratore cessato con l’inoltro automatico dei messaggi ricevuti verso la casella di un altro dipendente in servizio. A precisarlo è stato proprio il Garante per la protezione dei dati personali con provvedimento 450/2015.

Sembra chiaro vero? Ciò nonostante sono numerose le aziende che “dimenticano” di osservare queste istruzioni, per fortuna le bugie hanno le gambe corte e spesso è sufficiente inoltrare una mail informale all’ex datore di lavoro chiedendo la chiusura della mail aziendale.

Per tutti gli altri casi c’è sempre il garante per la privacy – http://www.garanteprivacy.it/ – al quale chiedere aiuto.

E a voi è mai capitato?


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