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Auto a guida autonoma – In Irpinia il borgo 4.0 per i test

Paolo Scudieri, presidente di Adler (http://www.adlergroup.it/), in partnership con l’Università di Napoli, Anfia (www.anfia.it) e STM (www.st.com) , è promotore di un innovativo progetto per la sperimentazione dei veicoli a guida autonoma.

La location, il Borgo 4.0, per la sperimentazione su strada in luogo che in laboratorio, sarà un piccolo Comune dell’Irpinia (Campania), non ancora identificato.

Il decreto “Smart Road”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18 aprile, ha autorizzato la sperimentazione su strada dei veicoli a guida autonoma, innescando le candidature di divers

e aree territoriali.

Fra queste (Torino, Modena, Trieste), ho il piacere di segnalare lo studio di fattibilità predisposto dalla Campania. Perché possa diventare realtà occorre prima di tutto eleggere il Borgo 4.0, nodo in mano alla Regione Campania e agli enti locali.

Ma quali sono le caratteristiche ricercate?

Circa 5mila abitanti, situato ad almeno 700 metri sul livello del mare per consentire la sperimentazione in tutte le diverse condizioni climatiche, con particolare riferimento a gelo e neve.

In prossimità di arterie a lunga percorrenza, con strade ampie e larghe per consentire la deifinizone di un circuito contenuto in un reale spazio urbano.

Quindi non solo un centro storico, dovrà inoltre essere dotato delle infrastrutture indicate dal decreto: rete 5G, sistemi di rilevamento e monitoraggio in tempo reale, sistemi V2I e V2X che consentono al veicolo di dialogare con tutto l’ambiente circostante.

Il progetto punterà allo sviluppo integrato sia delle tecnologie di bordo che delle necessarie integrazioni con le future smart road.

Importante anche l’aspetto occupazionale, certo saranno necessari investimenti pubblici oltre a quelli privati stimati nell’ordine di 70 milioni.

Io non vedo l’ora che tutto ciò diventi realtà, e voi?

Photo by Adam Griffith on Unspash

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CALIMOTO – Il navigatore progettato per i motociclisti

Calimoto è il primo navigatore dedicato esclusivamente ai motociclisti. Qualche tempo fa parlammo di Waze e della nuova opzione per le due ruote, dimostrazione che il mercato sta finalmente recependo cosa chiedono i consumatori.

Calimotoqui il sito ufficiale – è nata  dall’intuizione di un giovane motociclista berlinese, Sebastian Dambeck, che per la sua tesi di laurea elabora un algoritmo in grado di riconoscere le curve, tanto amate da noi motociclisti.

La valutazione di molteplici fattori come la tipologia del manto stradale permettono di calcolare il migliore percorso di guida per ogni profilo di motociclista.

Le strade più tortuose sono indicate da bordi rossi in modo da mostrare dove ci aspettano i percorsi più entusiasmanti.

Possibile aggiungere i punti di interesse direttamente sulla mappa in modo da pianificare il percorso ideale

Il grande vantaggio è che il navigatore funziona completamente offline e quindi permette di risparmiare giga preziosi e non utilizzare roaming.

Altra funzione che personalmente adoro è la possibilità di generare percorsi circolari, preziosa per chi come me ha poche occasioni di svago: basta inserire  la lunghezza del percorso desiderato e la direzione e in un attimo il gioco è fatto.

Per la registrazione non è possibile utilizzare l’account di Facebook, scelta non proprio felicissima se si considera l’ambizione di creare una comunità di biker.

Tutti gli utenti che decideranno di scaricare l’app, potranno utilizzare gratuitamente tutte le funzioni come il tracking e l’illustrazione dei percorsi off-road ma solo in relazione alla mappa della propria area geografica.

Per cominciare non è una grande limitazione.  Se vi piace Calimoto e avete l’esigenza di utilizzare ulteriori mappe potete sempre acquistarle in-app. Tra gli altri servizi inclusi nei piani a pagamento c’è la segnalazione di zone di pericolo come le postazioni autovelox, e, nel futuro, previsioni meteo in tempo reale e analisi di accelerazione e angolo di piega.

I costi sono 0,77€/settimana se acquistato il piano annuale di 39,99€, oppure 2,99€/settimana per chi invece raramente abbandona la propria area regionale.

Ho testato ancora poco il navigatore e per ora devo dire che non sono molto soddisfatto: quando genero percorsi circolari continua a propormi di imbarcarmi per le isole!

È disponibile sia per IPhone che Android.

Fatemi sapere come vi trovate, buon viaggio a tutti!


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Pedaggi Moto – Solo una proroga per lo sconto

Pedaggi moto : avevano promesso una agevolazione permanente ma per ora la notizia certa è solo la proroga fino al 30 giugno 2018 della sperimentazione iniziata lo scorso anno dal 1° agosto al 31 dicembre.

Lo sconto del 33% sui pedaggi per le moto sulle autostrade italiane non è ancora diventato strutturale, oltre il danno la beffa: la proroga di fatto termina prima della prossima stagione estiva, quella per noi motociclisti più interessante.

Questa la sintesi dell’accordo tra Ministero delle Infrastrutture e i diversi gestori.

Non solo: ci sarà in alcuni casi un maggior rincaro delle tariffe per tutti gli altri utenti, per far recuperare ai gestori i mancati incassi del periodo di sperimentazione.

Ma di quali mancati incassi parliamo? Di fatto l’applicazione degli sconti ha fatto perdere una cifra che è nell’ordine dei 200mila euro. Ben poca cosa rispetto al numero di transiti agevolati attesi.

Mi domando quanti di voi erano a conoscenza della iniziativa.

E’ un dato di fatto che gli utenti che hanno registrato il contratto Telepass necessario per poter ottenere lo sconto non sono stati molti, forse per poca informazione, forse a causa delle procedure da seguire e forse perché la stagione estiva era in fondo già iniziata.

Tutti questi aspetti potrebbero aver limitato l’incremento di traffico atteso in funzione della agevolazione che in linea teorica avrebbe dovuto far aumentare gli incassi legati alle moto, a parziale compensazione dello sconto applicato.

Non credete sia arrivato il momento di rendere lo sconto strutturale, riconoscendo alle moto una tariffa meno onerosa come avviene in altri Stati?

Non si tratterebbe solo di una misura di maggiore di maggiore equità ma di un incentivo ad usare maggiormente la rete autostradale a vantaggio per altro della sicurezza.

Cosa ne pensate?


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Ryanair – Nuove regole per i bagagli, trolley imbarcati in stiva

La notizia sta facendo davvero il giro del web, a partire da ieri 15 gennaio, la Ryanair cambia le regole per il bagaglio a mano.

La compagnia numero uno in Europa aveva già annunciato da qualche mese l’introduzione di nuove tariffe ridotte per i bagagli da stiva: un unico prezzo e un’unica taglia. I passeggeri che non hanno l’imbarco prioritario dovranno però imbarcare (gratuitamente) il bagaglio a mano più grande trasportando in cabina solo una borsa più piccola.

Può sembrare una notizia da poco conto ma rischia di avere un grosso impatto sull’utenza business che sempre più si affida alle compagnie low cost per rientrare nel budget.

L’obiettivo della compagnia è di ridurre il numero di ritardi causati da troppi clienti che arrivano al gate con 2 bagagli a mano.

A mio avviso c’è l’alto rischio di danneggiare l’esperienza di chi effettua trasferte di lavoro in giornata o caratterizzate da tempistiche definite in quanto la nuova politica porterà all’allungamento dei tempi sia per il check-in sia all’atterraggio, quando sarà necessario attendere il bagaglio al nastro trasportatore.

Per portare con sé il bagaglio a bordo senza mandarlo in stiva, dal 15 gennaio 2018 è dunque necessario l’acquisto di un biglietto Plus, Flexi Plus, Family Plus o con imbarco prioritario. Tutti gli altri passeggeri potranno trasportare in cabina la borsa più piccola e mettere in stiva gratuitamente il bagaglio più grande.

Da un punto di vista logistico, al gate saranno presenti due file: Imbarco prioritario/2 borse e imbarco non prioritario/1 borsa. Il diritto all’imbarco prioritario può essere acquistato a 5€ al momento della prenotazione, oppure aggiunto successivamente a 6€ fino a un’ora prima della partenza del volo tramite l’app Ryanair.

Per quanto riguarda dimensioni e pesi :

* Valigia di dimensioni massime pari a 55x40x20 centimetri (il classico trolley piccolo) per un massimo di 10 Kg;

* un piccolo collo (borza, zaino, borsetta, borsa laptop, ecc.) di dimensioni massime 35x20x20 centimetri.

Cosa ne pensate? Continuerete ad viaggiare con Ryanair per lavoro?


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